La bottega del tartufo
11-06-2023 10:10 - Prodotti
Il più prezioso fungo sotterraneo
Querce, tigli, pioppi, salici sono le piante fortunate che ospitano in simbiosi il Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi, il più prezioso dei funghi ipogei. I terreni calcarei, sabbiosi ma permeabili delle nostre colline caratterizzano i fondovalle dove nasce questo prodotto pregiato. Storicamente da più di un secolo, i tartufai Sanminiatesi escono di notte in compagnia dei loro cani, i veri protagonisti della raccolta, intenti a catturare il pur minimo flebile profumo.
https://www.sanminiatopromozione.it/il-tartufo-bianco-delle-colline-samminiatesi.htm
Per molto tempo a questo fungo sono state attribuite numerose leggende: la più suggestiva è quella che lo crede un frutto nato sulla terra da un fulmine scagliato da Zeus, poi trattenuto nel sottosuolo in uno scrigno prezioso. I primi dati botanici scientificamente attestati arrivarono nel 1788 quando il medico torinese, il Professor Pico, lo definì come fungo ipogeo appartenente alla famiglia delle tuberacee. In suo onere, si chiama oggi Tuber Magnatum Pico.
https://www.sanminiatopromozione.it/i-commercianti-di-tartufo.htm
Le peculiarità gastronomiche che lo rendono ricercato sono da ricercare nella capacità di esaltare con il suo aroma intenso e penetrante pietanze semplici. Va usato esclusivamente a crudo su piatti caldi, mai cucinato. Solo così potrà esaltare al massimo i suoi pregevolissimi profumi. Le ricette preferite vedono l'utilizzo di uova e formaggi come nella ricetta della Stracciatella al Tartufo di Genovini.
Querce, tigli, pioppi, salici sono le piante fortunate che ospitano in simbiosi il Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi, il più prezioso dei funghi ipogei. I terreni calcarei, sabbiosi ma permeabili delle nostre colline caratterizzano i fondovalle dove nasce questo prodotto pregiato. Storicamente da più di un secolo, i tartufai Sanminiatesi escono di notte in compagnia dei loro cani, i veri protagonisti della raccolta, intenti a catturare il pur minimo flebile profumo.
https://www.sanminiatopromozione.it/il-tartufo-bianco-delle-colline-samminiatesi.htm
Tra storia e mito
Per molto tempo a questo fungo sono state attribuite numerose leggende: la più suggestiva è quella che lo crede un frutto nato sulla terra da un fulmine scagliato da Zeus, poi trattenuto nel sottosuolo in uno scrigno prezioso. I primi dati botanici scientificamente attestati arrivarono nel 1788 quando il medico torinese, il Professor Pico, lo definì come fungo ipogeo appartenente alla famiglia delle tuberacee. In suo onere, si chiama oggi Tuber Magnatum Pico.
https://www.sanminiatopromozione.it/i-commercianti-di-tartufo.htm
Come si cucina il Tartufo
Le peculiarità gastronomiche che lo rendono ricercato sono da ricercare nella capacità di esaltare con il suo aroma intenso e penetrante pietanze semplici. Va usato esclusivamente a crudo su piatti caldi, mai cucinato. Solo così potrà esaltare al massimo i suoi pregevolissimi profumi. Le ricette preferite vedono l'utilizzo di uova e formaggi come nella ricetta della Stracciatella al Tartufo di Genovini.
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